Nel novembre 2019 ARTECO ha presentato Ahimè! [a tre voci] di Alessandra Messali (Brescia 1985), la seconda restituzione della residenza present_continuous. La residenza è stata concepita come dispositivo per attivare una riflessione a partire da un fondo di incisioni conservato presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e portare alla luce un nucleo di eccellenza, ordinato in album negli anni Sessanta dell’Ottocento dall’eclettico collezionista e conoscitore piemontese Giovanni Volpato.
In un periodo storico in cui le nuove possibilità di archiviazione digitale stanno inevitabilmente portando a un cambio di paradigma nel rapporto tra l’uomo e la conservazione dei beni tangibili, Messali prende in esame la concezione archetipica dell’archivio. A partire dalla fascinazione per le sale Juvarriane, ancora oggi depositi dell’Archivio di Stato di Torino – Sezione Corte, l’artista crea un dialogo tra l’opera video, le boiserie e le grandi scale lignee per il recupero dei materiali archivistici.
I gesti dei conservatori e ricercatori si tramandano nel rapporto con i materiali e gli spazi che li ospitano. Le scale amovibili e modulari suggeriscono un moto d’ascesa e discesa, perpetuato dai corpi nel tempo.
Partendo dall’analisi sul ruolo di casualità e discontinuità della definizione del patrimonio storico-artistico, nonché dall’idea di archivio come corpo biologico che circoscrive il nostro rapporto con i beni materiali, l’artista sviluppa l’opera video Ahimé! [a tre voci]: attraverso una narrazione scandita in quattro capitoli. Un lavoro che pone in dialogo la pretesa di sopravvivenza insita nell’uomo e i concetti di transitorietà e caducità, sintomatici dell’esistenza.
Nel corso della residenza present_continuous, ARTECO ha curato, in collaborazione con CRIPTA 747, un dialogo dedicato ad approfondire alcune delle tematiche centrali nella ricerca dell’artista. Giovedì 4 luglio alle 18.30 Alessandra Messali ha conversato con Davide Dal Sasso per attivare una riflessione sulla transitorietà propria di alcune pratiche, sull’archivio come corpo biologico e sul nostro rapporto con i beni materiali, il tempo e la narrazione (storica e meta-storica). La ricerca di Messali, nell’ambito del progetto, si è soffermata sull’analisi della casualità e discontinuità della fortuna del patrimonio storico artistico, la cui sopravvivenza è subordinata alla continua trasformazione dei paradigmi di lettura e dei relativi sistemi di ricezione.
In November 2019, ARTECO presented Ahimè! [a tre voci] by Alessandra Messali (Brescia 1985), the second work to emerge from the residency project present_continuous. The residence was conceived as a means by which to trigger a reflection based on a fond of engravings housed in the National Library of the University of Turin and bring to light an extraordinary collection, comprising albums compiled in the 1860s by the eclectic Piedmontese collector and expert Giovanni Volpato.
In a historical period in which the new possibilities offered by digital archiving are inevitably ushering in a paradigm shift in the relationship between man and the conservation of tangible assets, Messali examines the archetypal conception of the archive. Starting from his fascination with the Juvarra rooms, to this day deposited in the Turin State Archives – Court Section, the artist creates a dialogue between the video work, the boiserie and the great wooden staircase for the reappraisal of the archive materials.
The actions of conservers and researchers are handed down through their relationship with the materials and spaces hosting them. The removable and modular stairs evoke an ascending and descending movement, perpetuated by bodies over time.
Starting from an analysis of the role of chance and discontinuity in the definition of historical-artistic heritage, as well as the notion of the archive as a biological body that circumscribes our relationship with material assets, the artist develops the video work Ahimé! [a tre voci]: through a narrative broken down into four chapters. A work that creates a dialogue between man’s innate instinct for survival and the concepts of transience and caducity, symptomatic of existence itself.
Over the course of the residence project present_continuous, in collaboration with CRIPTA 747, ARTECO curated a dialogue dedicated to investigating some of the key themes in the artist’s research. On Thursday 4 July at 6.30 pm, Alessandra Messali spoke to Davide Dal Sasso to undertake a reflection on transience intrinsic to a number of practices, on the archive as a biological body and on our relationship with material assets, time and (historical and meta-historical) narrative. Messali’s research, as part of the project, focused on the analysis of the random and discontinuous nature of the fortunes of historical-artistic heritage, the survival of which is dependent on the continuous transformation of the paradigms of reading and its relative systems of reception.
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