Curatorship Education

L’artista Jacopo Rinaldi è stato invitato in una research-based residency, intesa come percorso di accompagnamento, per situarsi all’interno del contesto valsusino e realizzare opere che recepiscano i bisogni della comunità, stimolino dibattito attorno a questioni sociali contemporanee e attivino nuove narrazioni. Da anni Rinaldi attraverso la fotografia, il disegno e le immagini in movimento analizza il
rapporto che intercorre tra memoria, archivio e architettura nella trasmissione della conoscenza. I suoi lavori sono caratterizzati da una pratica rivolta alla ricerca che spesso coinvolge archivi pubblici, fondi privati e database. Questa pratica tende far emergere aspetti politici ed ideologici dietro a ogni forma di classificazione. Il progetto Ardesia trae spunto dalla neonata Collezione Etnografica del museo che conserva i banchi dell’aula d’asilo infantile di Chiomonte (ancora oggi attivo) realizzato per volontà dei coniugi Levis. I piccoli banchi in legno sono una testimonianza tangibile della comunità locale, ma anche un accesso al mondo dell’infanzia.

Il progetto parte proprio dalla presenza di questi banchi per sviluppare un dialogo con la pratica paesaggistica di G. A. Levis. Attraverso la ricerca e il coinvolgimento di alcune istituzioni scolastiche del territorio, Rinaldi intende raccogliere alcune vecchie lavagne scolastiche in ardesia oggi in disuso, sostituite da materiali plastici, e utilizzarle per sviluppare un’installazione ambientale dedicandola a panorami in bassorilievo. L’utilizzo della tecnica del bassorilievo permette di rompere la superficie piatta della lavagna, spesso attraversata da linee a righe o quadretti, come quella di un foglio di carta, per far emergere l’aspetto sotterraneo e minerale della materia.

L’intero progetto è un tentativo di cercare attraverso le usanze tradizionali un immaginario ancora oggi presente della Val Susa, intimo e vernacolare. Il progetto mira, attraverso le narrazioni sul vissuto della guerra – tema quanto mai attuale –, all’attivazione di forme di partecipazione, tramite il protagonismo culturale delle nuove comunità che abitano il territorio.

Parallelamente alla residenza verrà accostato un ricco public program, una mostra e una pubblicazione dedicata.

Il progetto è risultato vincitore del “PAC 2024 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si inserisce in un programma di residenze d’artista seguite dalla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte. L’obiettivo è ospitare artiste e artisti contemporanei, coinvolgendoli nella rilettura delle opere del paesaggista Giuseppe Augusto Levis – attivo durante i primi vent’anni del Novecento – e in un confronto con il territorio della Val di Susa: la sua natura, le sue tradizioni e le sue comunità, al fine di incrementare le collezioni civiche con un nucleo di opere d’arte contemporanea.