Playground è un progetto partecipato, ideato da Festival Architettura in Città 2017, curato da ARTECO e IED Torino, che ha condotto alla trasformazione di un campo sportivo in disuso presente negli spazi esterni della Scuola Media Statale Drovetti in terreno polifunzionale aperto alla cittadinanza.
Ispirato a uno degli obiettivi centrali dell’ente promotore, il Festival Architettura in Città 2017, ovvero l’avvicinamento degli adolescenti a tematiche di natura architettonica, il progetto si è sviluppato in diverse fasi: un contributo teorico di ARTECO volto a presentare le potenzialità del tema in oggetto e le buone pratiche selezionate nel panorama architettonico internazionale (playground come luogo di sperimentazione di relazioni corpo-spazio, territorio fisico capace di ospitare la produzione di nuovi scenari mentali); un laboratorio partecipato a cura di ARTECO che ha visto gli studenti della Scuola Media Drovetti e del Liceo Artistico Cottini interagire e collaborare nell’analisi del contesto architettonico esistente e nell’espressione delle volontà di trasformazione; un workshop di progettazione visiva tenuto da Truly Design, che ha coinvolto studenti IED Torino insieme ai più giovani partecipanti di medie e liceo, conclusosi con la selezione del progetto più aderente agli obiettivi e destinato alla realizzazione fisica del progetto sul terreno della scuola.
Intendendo l’arte contemporanea come dispositivo per la riappropriazione degli spazi e l’elaborazione di modalità altre per l’utilizzo degli stessi, per la giornata di inaugurazione del Playground, ARTECO ha proposto un intervento artistico, che si è concretizzato nella performance Cubo Race ideata da Franco Ariaudo, Luca Pucci ed Emanuele De Donno. L’intervento ludico-performativo di carattere partecipato, ispirato ad uno dei giochi storici tratti dall’archivio di Giochi Senza Frontiere, ha visto il coinvolgimento degli studenti della Scuola Drovetti in un gioco di equilibrio inteso come metafora dello sforzo necessario a conservare l’unità europea: un potente simbolo della lotta contro l’instabilità.
Il progetto si è concluso il 27 maggio 2017, presso la cittadella del Festival Spazio Q35, con la presentazione del libro Sportification, eurovisions, performativity and playgrouds (Franco Ariaudo, Luca Pucci, Emanuele De Donno, Viaindustriae 2017) che ha permesso di contestualizzare la performance Cubo Race all’interno di una più ampia ricerca sul tema delle architetture ludiche ed effimere e aprire a nuovi scenari di trasformazione urbana.
Playground is a participatory project, devised by the Festival Architettura in Città 2017, curated by ARTECO and IED Torino, leading to the transformation of an unused playing field to be found in the outdoor spaces of the Drovetti Middle School into a multifunctional area open to the general public.
Inspired by one of the main aims of the promoting body – the Festival Architettura in Città 2017 – i.e. bringing adolescents closer to themes of an architectural nature, the project was developed in various stages: a theoretical contribution of ARTECO, aimed at presenting the potential of the theme in question and good practices selected from the international architectural panorama (playground as an arena of experimentation with body-space relations, a physical territory capable of hosting the production of new mental scenarios); a participatory workshop curated by ARTECO which called on the students of the Drovetti Middle School and of the Cottini Artistic Lyceum to interact and collaborate on the analysis of the present architectural context and the expression of the desire for transformation; a visual planning workshop held by Truly Design, involving students from the IED Torino together with the young participants from the middle school and the lyceum, coming to an end with the selection of the project which most closely reflected the aims, with a view to the physical implementation of the project on the school grounds.
Viewing contemporary art as a means for the reappropriation of spaces and the elaboration of alternative ways for them to be used, for the opening day of Playground, ARTECO proposed an artistic intervention which materialised in the performance Cubo Race devised by Franco Ariaudo, Luca Pucci and Emanuele De Donno. The playful-performative intervention of a participatory nature, inspired by one of the classic games from the archive of Giochi Senza Frontiere (‘It’s a Knockout’), witnessed the involvement of the students of the Drovetti School in a balancing game, meant as a metaphor for the effort needed to preserve European unity: a powerful symbol of the struggle against instability.
The project came to an end on 27 May 2017, at the citadel of the Festival Spazio Q35, with the presentation of the book Sportification, Eurovisions, Performativity and Playgrounds (Franco Ariaudo, Luca Pucci and Emanuele De Donno, Viaindustriae 2017) which made it possible to contextualise the performance Cubo Race within broader research into the theme of tongue-in-cheek and ephemeral architecture, and to open up new scenarios of urban transformation.
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