Curatorship Education

MYBOSSWAS, EX., ARTECO, KINO Produzioni
presentano

THERMOCENE
una mostra di
Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore (Mybosswas) & EX.

Thermocene è la dimostrazione poetica che l’impatto zero non esiste. 
Inizia il viaggio in Italia tra arte contemporanea, musica, cinema e architettura, per poi proseguire all’estero.

5 – 30 marzo 2025
Torino, Gallerie d’Italia e
Antiche Ghiacciaie (fino al 23 marzo)

Conferenza stampa: martedì 4 marzo, ore 11, Gallerie d’Italia, Torino
Opening: martedì 4 marzo, ore 18, Antiche Ghiacciaie, Mercato Centrale, Torino
Live performance: venerdì 28 marzo, ore 18, Gallerie d’Italia, Torino

L’impatto zero non esiste. È da questa premessa che nasce “Thermocene”, una mostra di Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore (Mybosswas) ed EX., che si svolge in più sedi e in tappe successive. La prima, dal 5 al 30 marzo 2025, tocca la città di Torino, alle Gallerie d’Italia e alle Antiche Ghiacciaie del Mercato Centrale Torino (qui, fino al 23 marzo).

Il progetto “Thermocene” è un viaggio che intreccia musica, architettura, cinema e arte – declinandosi in ciascuno di questi linguaggi attraverso supporti differenti: una mostra, un film documentario, un libro – per esplorare il concetto di cooperazione e interconnessione degli esseri umani nell’era dei cambiamenti climatici. L’opera che ne rappresenta il cuore è una sinfonia visiva e sonora creata da Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore (Mybosswas) all’interno di due bivacchi futuristici, a 3000 metri di altitudine sulle Alpi piemontesi, progettati da EX., laboratorio di progettazione nato dal lavoro di Andrea Cassi e Michele Versaci. 

I due compositori, lontani trenta chilometri l’uno dall’altro, immersi nella solitudine glaciale dei due accampamenti, privi di alcun servizio di base, hanno cooperato attivamente trasformando le tracce invisibili dell’uomo presenti nell’ambiente, come rumori e onde radio, in un canto corale. I due performer evocano un mondo in cui natura ed esseri umani collaborano coscientemente nella costruzione di una nuova coscienza collettiva. Spiega Giorgio Ferrero: «Ho pensato di dimostrare come, anche in quei luoghi di confine, non ci sia più spazio per quell’idea romantica di Natura incontaminata, ma ci sia spazio invece per immaginare e sperare in un meraviglioso miraggio di Natura antropizzata dove l’essere umano con la sua genialità si fonde con il proprio habitat rispettandolo».

Nella sua forma espositiva, a cura di ARTECO, presso le Antiche Ghiacciaie settecentesche di Porta Palazzo, all’interno della sede del Mercato Centrale di Torino, “Thermocene” si materializza come un’esperienza multimediale e immersiva, visiva e sonora, in dialogo serrato con l’architettura del sito. Il percorso della mostra si configura come una narrazione articolata in due aree distinte: nella prima l’elemento sonoro prende forma attraverso una composizione che unisce le sperimentazioni sensoriali raccolte in alta quota da Ferrero e Mongitore, in un caos acustico in grado di restituire la violenza della saturazione dell’aria attuata dall’uomo. Una serie di oggetti – le radio e gli strumenti utilizzati dai performer per captare la presenza dell’uomo a 3000 metri di altitudine – delinea un percorso che conduce a un punto privilegiato di ascolto. In questa disposizione, l’acustica naturale delle ghiacciaie amplifica la dimensione sonora dell’opera. 

Nella seconda sala una proiezione video a due canali alterna sequenze che ripercorrono l’esperienza vissuta dai due sound artist in alta quota. Se nella prima sezione della mostra lo spettatore è immerso nella saturazione dell’aria prodotta dall’essere umano anche a 3000 metri, nella seconda il caos si trasforma in sinfonia.

Parallelamente, alle Gallerie d’Italia, “Thermocene” è presentato attraverso un’installazione video a doppio canale, anteprima del film omonimo prodotto da KINO Produzioni, in fase di preproduzione. Nella stessa sede, venerdì 28 marzo alle 18, si terrà inoltre una performance live in cui i due compositori Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore (Mybosswas) dialogheranno per dar vita a una nuova sinfonia sonora generata dalle tracce invisibili dell’uomo raccolte nei bivacchi in alta quota. 

Il progetto intende dimostrare, in modo poetico ed empirico, che è impossibile pensare a un pianeta senza un impatto totalizzante dell’uomo. In questo senso il concetto di impatto zero diventa utopico e irraggiungibile. L’uomo è presente anche dove è invisibile e la consapevolezza di una natura sempre più contaminata dai dispositivi creati dall’uomo sarà necessariamente al centro di un nuovo concetto di libertà e di sopravvivenza, in un’era che fatichiamo ad accettare: quella del Thermocene, termine che, diversamente da Antropocene, mette al centro l’habitat e non più l’essere umano. Come ha sottolineato Richard Stallman, l’attivista visionario che lo ha coniato nel 2015, il fenomeno più incisivo dell’era geologica che stiamo vivendo è infatti l’aumento della temperatura causato dalle attività umane. 

In seguito, “Thermocene” proseguirà il suo viaggio coinvolgendo enti museali e istituzioni culturali nazionali e internazionali.

Dal 24 al 27 marzo, il progetto cinematografico che nasce dal lavoro di ricerca sull’opera “Thermocene” verrà infatti presentato in anteprima internazionale al CPH:FORUM 2025, l’evento di finanziamento e co-produzione del CPH:DOX, uno dei più prestigiosi festival internazionali di documentari. 

Siamo felici di annunciare che “Thermocene” è stato invitato alla 19° Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti.

Dal 7 giugno al 14 settembre l’installazione sarà presentata nella project room della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo come parte di un più ampio progetto di riflessione sull’interazione tra architettura d’alta quota e impatto umano, nell’ambito del programma “Pensare come una montagna – Il Biennale delle Orobie”, che coinvolge comunità locali e artisti internazionali sul territorio della provincia di Bergamo. L’installazione collegherà il racconto filmico – ambientato in Piemonte tra il Bivacco Corradini e il Bivacco Berrone, entrambi realizzati da EX. – al contesto che esso esplora, a partire dal nuovo progetto dello studio, frutto della collaborazione tra il museo e la sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano: il rifacimento del Bivacco Aldo Frattini. Pensato come una “sede” della GAMeC lungo l’Alta Via delle Orobie Bergamasche, la struttura non accoglierà mostre o eventi, ma servirà da base per attività di monitoraggio ambientale.

La mostra “Thermocene” è sostenuta da Intesa Sanpaolo, in qualità di main partner, e da Media Creative Europe, Fondazione Compagnia di San Paolo, Film Commission Piemonte, Mercato Centrale Torino, Another Music Records. 

È inoltre resa possibile grazie agli sponsor tecnici: Epson, Montarbo, Nanlite, Patona, Rycote, Tip Top Audio, Gruppo FTS.

Mybosswas, EX., ARTECO, Kino Produzioni

present
THERMOCENE
An exhibition by

Giorgio Ferrero and Rodolfo Mongitore (Mybosswas) & EX.
Thermocene is the poetic demonstration that zero impact does not exist.
The journey begins in Italy through contemporary art, music, cinema, and architecture, before extending beyond its borders

March 5 – 30, 2025
Turin, Gallerie d’Italia and
Antiche Ghiacciaie (until March 23)

Press conference: Tuesday, March 4, 11:00 AM, Gallerie d’Italia Turin
Opening: Tuesday, March 4, 6:00 PM, Antiche Ghiacciaie, Mercato Centrale Turin

Live performance: Friday, March 28, 6 PM, Gallerie d’Italia Turin

Zero impact does not exist. From this idea comes “Thermocene”, an exhibition by Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore (Mybosswas), and EX., presented across multiple venues. The first stop, from March 5 to March 30, 2025, takes place in Turin at Gallerie d’Italia and the Antiche Ghiacciaie del Mercato Centrale Torino (open here until March 23).

“Thermocene” is a journey that blends music, architecture, cinema, and art. It unfolds through various formats – an exhibition, a documentary film, and a book – to explore the concept of cooperation and interconnectedness among humans in the age of climate change. At the core of the project is a visual and sonic symphony created by Giorgio Ferrero and
Rodolfo Mongitore (Mybosswas) within two futuristic bivouacs, set 3,000 meters above sea level in the Piedmont Alps. These structures were designed by EX., a design studio founded by Andrea Cassi and Michele Versaci. The two composers, thirty kilometers apart and isolated in the glacial solitude of their camps—lacking even basic services—worked together to transform the invisible traces of human presence, like noise and radio waves, into a choral composition. Their performance envisions a world where nature and humans consciously collaborate to build a new collective awareness. Giorgio Ferrero explains: “I wanted to show that even in these remote borderlands, the romantic idea of untouched nature no longer exists. Rather, we can imagine—and hope for—a remarkable vision of nature shaped by human presence, where ingenuity and habitat come together in harmony and respect.”

In its exhibition form, curated by ARTECO, “Thermocene” is presented at the 18th-century Antiche Ghiacciaie of Porta Palazzo, within the Mercato Centrale in Turin. The work unfolds as a multimedia and immersive experience, combining visual and sound elements in an intense dialogue with the site’s architecture. The exhibition is structured as a narrative divided into two distinct sections, with the first focusing on sound. Here, a composition emerges, blending the sensory experiments collected at high altitudes by Ferrero and Mongitore, creating an acoustic chaos that captures the violence of air saturation caused by human activity. A series of objects—radios and instruments used by the performers to detect human presence at 3,000 meters above sea level—create a path leading to a focused listening area. In this setup, the natural acoustics of the Ghiacciaie amplify the sonic
dimension of the work. In the second room, a two-channel video projection alternates sequences retracing the high-altitude experience of the two sound artists. While the first section immerses the viewer in the air saturation caused by human activity even at 3,000 meters, the second transforms this chaos into a symphony.

At the same time, “Thermocene” will be presented at the Gallerie d’Italia through a two-channel video installation, offering a preview of the eponymous film produced by KINO Produzioni, which is currently in pre-production. On Friday, March 28, at 6 PM, a live performance will take place at the same venue, where composers Giorgio Ferrero and Rodolfo Mongitore (Mybosswas) will collaborate to create a new sonic symphony, inspired by the invisible traces of human presence found at high-altitude bivouacs.

The project seeks to demonstrate, both poetically and empirically, that it is impossible to envision a planet without the overwhelming impact of humans. In this context, the idea of
“zero impact” becomes an unattainable utopia. Humans are present even where they are invisible, and the awareness of a nature increasingly polluted by human-made devices will
inevitably become central to a new understanding of freedom and survival in an era we are struggling to accept: the Thermocene. Unlike the Anthropocene, this term shifts the focus from humans to the habitat itself. As Richard Stallman, the visionary activist who coined the term in 2015, pointed out, the defining phenomenon of our current geological era is the rise in temperature caused by human activity.

“Thermocene” will continue its journey by engaging national and international museums and cultural institutions. From March 24 to 27, the film, developed from the research
behind the entire project, will have its international premiere at CPH:FORUM 2025, the funding and co-production event of CPH:DOX, one of the world’s leading documentary
festivals. From June 7 to September 14, the installation will be presented in the project room of GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea in Bergamo as part of a broader
initiative reflecting on the interaction between high-altitude architecture and human impact. This is part of the program “Pensare come una montagna – Il Biennale delle Orobie,” which brings together local communities and international artists across the Bergamo province. The installation will connect the film narrative – set in Piedmont between the Bivacco Corradini and Bivacco Berrone, both designed by EX – to the context it explores. This includes the studio’s new project, a result of the collaboration between the museum and the Bergamo section of the Italian Alpine Club: the renovation of the Bivacco Aldo Frattini. Designed as a “site” for GAMeC along the Alta Via delle Orobie Bergamasche, the structure won’t host exhibitions or events but will serve as a base for environmental monitoring activities.

The exhibition “Thermocene” is supported by Intesa Sanpaolo as the main partner, and Media Creative Europe, Fondazione Compagnia di San Paolo, Film Commission Piemonte,
Mercato Centrale Torino, Another Music Records.

It is also made possible thanks to the technical sponsors: Epson, Montarbo, Nanlite, Patona, Rycote, Tip Top Audio, Gruppo FTS.